Ormai

"Nano sposta la sedia in avanti che con la pancia non riesco a passare"
"Eeeehh ti ricordi quando passavi anche negli spazi più stretti? sempre colpa di Quella che ti ha fatto diventare una cicciona. Tsk"

(Una sordida idea attraversa la mia mente).
"Senti a questo punto pensavo una cosa: visto che Quella ti sta così antipatica potremmo aspettare che nasce e poi darla a un'altra famiglia...così tu sei più tranquillo, non devi dividere la camera con nessuno" e parto con mega-lista dei vantaggi di essere figlio unico.

"Eh, pensa che figo!"
"Ma...ma...non si può..."
"Sì che si può. Mica la abbandoniamo, troviamo una famiglia alternativa. Avrà altri genitori e altri fratelli"
"......"
"Sei d'accordo?"
"No! Ormai c'è....a questo punto teniamocela"
"Ma sei sicuro? Dai forse è meglio mollarla a qualcun altro"
"Noooooo....ormai ce la teniamo noi! Se la dai ad altra gente mi arrabbio eh!!"

Mmmmuahahah il rassegnato "ormai" come per dire "ormai la disgrazia c'è capitata e se la dovemo tenè" è già un passo avanti :-D

Il piccolo Otello

Il Nano ha passato gli ultimi 5 anni della sua vita a chiedere sbavando un fratello o una sorella. 
Perchè essere figli unici è brutto, e in classe tutti hanno un fratello mentre io no, e quanto è triste stare in cameretta da solo, e se solo potessi avere un fratellino/sorellina sarei felice e non chiederei altro, e vi prego lo voglio-lo voglio-lo voglio-lo voglio.
Una fissa, un'ossessione, una richiesta talmente insistente che quando non volevo altri figli mi sentivo in colpa solo pensando di togliere qualcosa a lui.
Ma naturalmente adesso che sta per avere la sorellina tanto desiderata, voluta, sperata....E' GELOSO FRACICO.
Io lo lascio parlare tanto so che è solo questione di tempo e quando la nana ci sarà davvero la amerà come un pazzo (anzi conoscendolo diventerà una specie di bodyguard ringhiante) ma le sue perle in stile "Otello me spolvera casa" vanno assolutamente annotate prima dell'oblìo.

Da notare innanzitutto la parola "QUELLA" con cui la pora creatura viene definita in ogni contesto.

"Poi non ho capito perchè quella doveva nascere proprio a Natale, con tutte le cose che abbiamo da fare"
"Perchè, che dobbiamo fare a Natale?"
"Tu devi cucinare il pesce e invitare i nonni a cena, sei tanto impegnata mammina...per colpa sua invece farai tanta fatica"

"Mamma vieni a giocare a racchettoni così dimagrisci un po'...sei diventata una cicciona"
"Non sono cicciona, sono solo incinta"
"No no, sei proprio cicciona...ma non è colpa tua. E' colpa di quella"

"Quando nascerà dove la metterete a dormire, in camera con voi o sul divano?" (l'ipotesi cameretta-condivisa non lo sfiora proprio)

"Mammina dai un bacio a me, che sono il tuo figlio preferito"

"Io sono intelligente invece quella è stupida"
"Ma no amore, è solo piccola"
"No no è proprio stupida: non sa camminare, non sa parlare, da sola non sa fare nemmeno la pipì"
"Neanche tu sapevi fare tutte queste cose quando sei nato, si imparano col tempo"
"Ma lei no, lei resterà per sempre stupida e senza un briciolo di dignità" (ppppppfffff e dovevo restare seria ma 'sta cosa della dignità m'ha fatto schiattare)


Mi arriva un calcione sullo stomaco
"Ahiiii cavolo che male!"
Ecco correre Otello con gli occhi di fuori, punta un dito minaccioso sulla panza e urla
"Stammi a sentire tu...se fai male a mamma quando esci ti prendo a schiaffi, hai capito???"
Occhioni teneri "Quella è prepotente e ti vuole menare ma tranquilla, ci penso io a proteggerti"

Fermateloooooo

Come ti dirotto il blog - Il diario di Nana

Mi chiamo Nana, ho -5 mesi e peso 330 grammi.
Sono buona come il pane, da quando occupo la panza non ho mai disturbato nè rotto le palle. non ho nausea nè vomito, non sento puzze strane e magno come un bue. Cresco un sacco, dicono che sono anche un filino cicciona per la mia età ma oh, mica possono essere tutti skinny a 'sto mondo.
Con papà già mi piace fare la stronzetta: mi muovo come una pazza tutto il giorno -pure troppo- ma vado magicamente in coma profondo appena lui corre a poggiare la mano! Ihihih lo faccio rosicare. so' simpatica eh?

Del Nano non ho ancora un'idea precisa, oddio a forza di sentirlo che mi urla nelle orecchie e spinge con quelle manacce non mi sembra mica tanto normale. ma dicono che i fratelli si apprezzano dopo.
Mamma non c'era più abituata alla vita con la panza, è stanca e ha caldo. ma proprio tanto. Però non mi posso lamentare, se non fanno 50° non è di quelle panzute "aiuto muoio". Mi fa fare un sacco di bagni al mare, grigliate, aperitivi, massaggi e la sera mi fa andare a letto tardi. Mamma balla da sola quando nessuno la vede ma io sì e balliamo insieme. e mi diverto, che noi nelle panze ci trattano tipo mummie invece oh...siamo ggggiovani!!
Dice che quando nasco avrò sei triliardi di vestiti perchè ha un'inquietante tendenza allo shopping compulsivo e se si tratta di roba da bimba finirà sotto un ponte entro 1 anno. Beh almeno nel frattempo non mi vestirà come una cretina ma sarò una nana supertrendy.
Insomma nel complesso sto una crema...sono sempre più felice di esserci, la vita è bella e io me la stragodo ^_^

The Vecchia Power

In fila in farmacia.
Ecco entrare una vecchietta che sgomita tra la folla e parte
"Dottoressaaaa so' venuta a prende le pasticche pe' la pressione e il diabete e..."
Farmacista "Signora ma che modi, non solo salta la fila ma prima di lei c'era anche una donna incinta"
Vecchia "Embè vabbè ma esse vecchie è peggio che esse incinte! E poi aho, quando ero incinta io stavo sotto alle bombe e me morivo de fame ma nun rompevo mica li cojoni a nessuno! Quindi mo' siate boni e fateme passà"

The Vecchia Power wins.

Io, me e Slimer

Dopo "non ci sono più le mezze stagioni" e "i neri hanno il ritmo nel sangue", il luogo comune più sputtanato sulla terra è il mitico "la donna incinta mangia per due".
Però nel mio caso E' VERO. Sempre mangiato abbastanza ma qua si sfiora l'ossessione per il cibo, l'ingrasso del tacchino prima di Natale. Alcuni giorni mi nutro in modo semi-normale ma altri mi sveglio e mangerei tranquillamente un peperone ripieno a colazione. e poi una ciambella. e poi un succo. e poi un tramezzino. Non mi sazio mai, starei sempre a ruminare, ogni tanto mi sorprendo a guardare nei piatti degli altri mentre una vocina diabolica mi bisbiglia nell'orecchio "dai che forse lo lascia".

Per fortuna peso quanto una bambina di 11 anni quindi mi sfondo in relativa tranquillità però non posso manco trasformarmi in Slimer di Ghostbusters, una regolata me la devo dare. E a volte è difficile.
Ma soprattutto per la prima volta nella vita capisco quanto è cattivo il mondo con chi deve smettere di pensare a mangiare.
Accendo la tv ed ecco cosa trovo in rapida sequenza ta-ta-ta uno dopo l'altro:
- Fratelli in cucina. mini hamburger con panini fatti in casa e shepherd's pie fumante
- In cucina con Ramsay. millefoglie di lamponi
- Masterchef. costolette unte con salsine varie
- Il re del cioccolato. tortini fondenti appena sfornati
- I dolcetti di Paola. roba rosa ma mi sarei magnata pure quella
- La guerra delle torte. qua ho cambiato subito
E Jamie e Simone e Buddy e Nigella e Bourdain e il Gambero Rosso e dovunque ti giri c'è gente che spadella, condisce, mescola, inforna...E MAGNA.

Eccheccazzo però.



Io, me e Cenerentola

Cenerentola, parliamone.
In 34 anni l'avrò visto forse 790 volte, in pratica potrei doppiare pure i topi e gli uccellini. E poi ormai c'avrei anche un'età, certe cose dovrei averle superate.
Quindi mi chiedo: com'è possibile che a vedere tutte le scene con Genoveffa e Anastasia continuo a essere colta dall'odio più sfrenato, dalla mania omicida, dalla voglia di prenderle per i capelli e sbatacchiarle contro un muro manco potessi farlo davvero?
E com'è possibile che ogni volta in cui arriva il valletto con la scarpetta e la matrigna chiude Cenerentola in soffitta continuo a scalpitare "oddio deve scendere deve riuscire a scendereeeee!!" con l'ansia a mille manco avessi davvero il dubbio di come andrà a finire?
E com'è possibile che quando Cenerentola fa con aria angelica "Ma vedete, io ho l'altra scarpetta" e la vecchia megera sbianca continuo a sbraitare "Tièèèèèèè schiattabruttastronza!" in modo assolutamente infantile, discutibile e diseducativo visto che se si guarda Cenerentola vuol dire che c'è almeno un nano nei paraggi?


Urge appuntamento con uno bravo eh :-/



Il primo amore

Sarò di parte perchè il microbo ancora non lo conosco mentre tu ci sei già da 9 anni ma...con nessun altro potrò più condividere tante corse dietro l'autobus, ninna nanne coi Subsonica, gin tonic con le amiche pazze che "vabbè sarà frizzante pure lui", tacchi a spillo e serate per locali nonostante la panza. A volte penso che se il tuo gioco preferito è creare il buio artificiale a mezzogiorno, mettere la musica a palla e "fare la discoteca"...ahemm, forse non è un caso :-D
Sarò stata pure troppo giovane e troppo incosciente ma insieme ci siamo sempre divertiti un sacco, io e te. Ci saremo pure incontrati per sbaglio, ma come tante cose successe per caso non poteva andare meglio di così.
Più che un figlio sei stato prima il gamberetto paziente, poi l'amichetto entusiasta di una mamma mezza scema che ha imparato ad amarti da zero ma ora può dire che sei il suo primo grande, inaspettato, irripetibile, infinito amore.
Sei nato oggi alle 11.34 e hai portato il sole nella vita di tante persone, ma soprattutto nella mia.
Auguri Nano!

Confessioni

Sono il fallimento della mamma-tipo.
Sono un'egoista-egotica-egocentrica che ama la libertà e odia i bambini (anzi veramente li amo, ma a piccole dosi. Li amo part-time. Li amo quando non sono miei. Li amo quando posso viziarli e farli ingozzare alla faccia della madre, tanto il cagotto nel pannolino lo pulisce lei)
Sono una fumatrice mezza alcolizzata che baratterebbe una stecca di Camel Blue e una carrettata di mojito con un anno di vita senza pensarci un secondo.
Sono il capro espiatorio ideale per tutte le coppie sterili che si chiedono "perchè noi no e quella demente sì?"

Però c'ho un microbo nella panza.
E io non lo mollo, ve lo dico.




Chanel n.5 e quello che nessuno oserà mai dire

Sarà pure tanto chic anzi ormai un mito, avrà pure Brad Pitt nella pubblicità, l'avrà pure scelto Marilyn Monroe per metterne due gocce sotto il collo prima andare di dormire...
Ma nella mia mente, Chanel n.5 sarà sempre e solo eternamente associato a zie mummie che ti strizzano le guance a Natale, vicine di casa ottantenni che vanno a Messa, professoresse acide che ci appestano la classe e colleghe in menopausa che ci appestano l'ufficio.
Sensuale come un pannolone Tena Lady, darebbe un tocco di vecchia babbiona polverosa pure a una ragazzina di 12 anni. E poi è invadente, asfissiante...s'attacca alle narici per almeno un quarto d'ora e impedisce l'accesso a qualsiasi altro odore, capace di coprire completamente pure i broccoli lessi e l'abbacchio alla scottadito.
Che qualcuno lo dica finalmente: Chanel n.5 è 'na vera schifezza!

Alla faccia del bon ton

Ma la gente che si sposa e "Ti pveghevei di metteve l'abito lungo pevchè ho ovganizzato il vicevimento nel posto più chic di Voma e al bon ton ci tengo pavecchio ça va sans dire"

e poi ti manda la partecipazione con dentro il biglietto cafonissimo della serie "Manco la finta der viaggio de nozze, ecco l'Iban rimpinguateme er conto così ce rientro delle spese"

....anche no?  :-D

L'arrivo degli zombie

Ore 22:45.

"Io non riesco a dormire..."
"Nano spegni la luce e chiudi gli occhi che è tardissimo"
"Ma io ho paura!"
"Paura? E di cosa?"
"Ho visto un telefilm con una ragazza che sembrava tanto carina e buona invece era uno zombie e ho paura che stanotte compare in camera mia..."
"Appena uno sospende la censura per 5 minuti guardi sempre qualcosa che non dovresti, da domani rimetto i Teletubbies e Peppa Pig come quando avevi due anni!"
(ahemm veramente io Peppa Pig me lo vedo tuttora. da sola. al richiamo della musichetta "pappa pappa paraparapappa ciao sono Peppa Pig, OINK" non riesco a resistere. ma i problemi mentali saranno per un altro post)
"Eh ma ormai l'ho visto e ci penso e non riesco a rilassarmi e a dormire, uffa...ho paura degli zombie!"
"Amore ti capisco, tutti i bambini hanno paura, è normale e succedeva anche a me. Ma gli zombie non esistono. Pensa una cosa: se davvero fossi in pericolo, se davvero potessi essere ucciso da un mostro io e papà saremmo preoccupatissimi, ti porteremmo via, non ti lasceremmo mai in cameretta da solo. Invece vedi come siamo sereni? Questo ti fa capire che siamo sicuri al 100% che non ti succederà niente. Puoi stare tranquillo"
"Non c'è neanche una piccolissima probabilità che lo zombie arrivi davvero?"
"No. C'è una piccolissima probabilità che arrivi un terremoto e ci crolli casa in testa, ma che arrivi uno zombie E' IMPOSSIBILE"
"Non è vero!"
"Invece sì"
"Ma è proprio impossibile-impossibile-impossibile?"
"Sì. Assolutamente. Ora corri a letto sennò domani hai sonno e non riesci ad alzarti"

Se ne va.
Dopo un minuto ricompare.

"Mi è venuta in mente una cosa"
"Oddio, cosa?"
"Se Babbo Natale può volare con la slitta e fabbricare miliardi di regali e vedere tutto e sentire tutto....e se la Befana può volare con la scopa e comprare miliardi di dolcetti e vedere tutto e sentire tutto...

se è possibile questo, allora è possibile pure che stanotte arrivi uno zombie e mi porti via!"

Tiè.
Mettice 'na pezza.
Azzittita da un nano in pantofole che ha quasi 30 anni meno di me.

L'inizio della fine.
:-/   

M'è calato l'avvocato

Una volta pensavo che l'avvocato fosse un lavoro come un altro. Adesso non voglio generalizzare ma comincio a vedere le cose con occhio leggermente diverso.
Ormai sono giunta alla conclusione che alcuni non sono laureati in giurisprudenza ma in manipolazione mentale applicata. 
Tu dici "il prato è verde" e loro rispondono "questo lo sostiene lei"
Tu dici
"d'estate fa caldo" e loro rispondono "questa è solo una sua opinione"
Tu dici "il cielo è blu" e loro rispondono "questo è tutto da dimostrare".

Alla lunga è sfibrante eh. Un piano diabolico mirato solo a distruggere l'equilibrio mentale dell'interlocutore portandolo alla pazzia omicida, è chiaro.
 

Ohmmmmmmmm 

Cosa può scatenare una borsa Fornarina


Il famosissimo "I love shopping" è una libretto niente di che, ma è molto più carino del film e poi il titolo non gli rende giustizia: quello originale, "The secret dreamworld of a shopaholic", gli conferisce quel tocco di patologico che lo fa sembrare già più interessante.
Detto questo. Dopo un anno e mezzo di stenti sono tornata da qualche tempo in possesso di un bonifico mensile con sopra scritto il mio nome, di una carta di credito mia, insomma di soldi MIEI. Che siano tanti o pochi non ha importanza ma quello che c'è dietro ce l'ha eccome. Perchè l'indipendenza economica non è obbligatoria e ha pure i suoi svantaggi, ma è un valore aggiunto che mi mancava. Poter dire "no aspetta faccio io" una volta tanto, poter pagare il teatro e la gita di Nano oltre a rifargli il letto e preparargli la cena mi mancava.
E poi mi mancava il superfluo, il mini sfizio in più, la borsa che non ti serve ma è in saldo e troppo bella. Cose che alla fine potevo avere lo stesso ma a spendere soldi non miei faccio fatica, mi crea un vago disagio, un senso di colpa strisciante che tutti i ragionamenti del mondo non riusciranno mai a cancellare più di tanto.

Ma soprattutto mi mancava quello che nel libro è il miglior delirio di Rebecca Bloomwood:

"Quel momento, quell'istante in cui le tue dita si chiudono attorno ai manici di un sacchetto lucido e ancora perfettamente liscio, e tutte le fantastiche cose nuove al suo interno diventano tue, a cosa si può paragonare? E' come riempirsi la bocca di pane tostato e imburrato dopo aver fatto la fame per giorni. E' come svegliarsi al mattino e rendersi conto che è sabato. E' come i momenti migliori del sesso. Tutto il resto scompare dalla mente. E' un piacere puro, assoluto, totale".


Sarò 'na cretina, immatura, deficente, materiale, patologica...ma dopo un anno e mezzo ho preso in mano quel sacchetto e tra un po' infartavo dalla gioia. Wiiiiiii!! *_* 




L'inconfondibile accento dei terroni

Al telefono con l'avvocato di un cliente:
"Le comunico che il mio assistito pagherà il debito solo quando gli farete avere la liberatoria!"
Il concetto è semplice e lo capirebbe pure un cammello morto: sulla liberatoria c'è scritto che non mi devi una lira. quindi te la do quando paghi, non prima. Chiedere il contrario sarebbe come andare al ristorante e pretendere la ricevuta prima di aver pagato il conto.
Spiego e rispiego con parole elementari sebbene non ci sarebbe bisogno manco con un bambino di 5 anni, figuriamoci con un avvocato. Ma dall'altra parte c'è un muro a base di "Proprio non capisco". Ovviamente fa finta, preferisce passare da idiota che darmi ragione. Alla fine sbotto
"Non capisce? Eppure il discorso è logico e io parlo italiano"
Risposta
"Beh l'italiano lo parla, sì...ma il suo accento meridionale dice tutto"
"Come si permette?? Essere del meridione non è certo un insulto e comunque la chiamo da Roma!"
"Ecco appunto...quel vostro accento del sud è inconfondibile, l'ho sentito subito".
 

Il razzismo idiota del Nord non l'avevo ancora provato e non è che ne sentissi proprio la mancanza.
E se La Spezia non avesse migliaia di abitanti innocenti gli augurerei con tanta gioia di sprofondare sott'acqua tipo Atlantide con tutto l'ordine degli avvocati di merda.

Il tragico equivoco

Ma prima una precisazione:

Spuntì = crema spalmabile multigusto. C'è lo Spuntì alla carne, al tonno, al salmone...e basta spero. Da piccola avrei fatto qualsiasi cosa per assaggiarlo e odiavo mia madre che non l'ha mai voluto comprare. Col senno di poi, diciamo la verità, probabilmente c'aveva ragione lei. 

Spuntì = gatto di Perennemente Sloggata. Nano lo conosce bene non solo per averlo visto in 10.000 foto, ma perchè abita sul nostro frigo sotto forma di calamita.
 

Da qui il tragico equivoco.

Marito gli compra il nuovo dentifricio per bambini.
Quando lo usa la prima volta me lo porta con aria sorpresa:
"Guarda mamma, ha un colore stranissimo!"
E in effetti anzichè il solito verdino-azzurro è una pasta rosa salmone. Anche l'aspetto e la consistenza sono un po' particolari.
Io "Mmmm sì strano davvero...non sembra nemmeno dentifricio. Sembra Spuntì!"


Silenzio.
Faccia sconvolta.
Macchè dico sconvolta.
Agghiacciata, inorridita.

"Come Spuntì???? Oddio...ma...no...oddio...no...davvero sembra Spuntì?"
"Sì sì, è uguale identico. Ma perchè ci resti così male?"
"Cioè non ho capito...adesso usano i poveri gattini per fare i dentifrici????"

Allora. Capisco che associ la parola "Spuntì" più a un gatto che a una cremina al tonno, e vabbè. Ma cazzo...il gatto trasformato in dentifricio come ti viene???

Per alcune cose è geniale, per altre pare un mix tra una cozza e una vongola. Che c'ha, l'intelligenza schizofrenica alternata?

Io non mi capacito :-D



Le carpe e le scarpe

"Mamma ti devo chiedere una cosa: ho sentito che c'è un oggetto che si chiama SCALZACARPE ma....non ho capito a che serve"

C'è chi calza le scarpe e chi scalza le carpe, è ovvio. Sampei lo faceva di continuo.